ZONA DEL SILENZIO

"Una storia di ordinaria violenza italiana"

168 pagine - giugno 2009
Minimum Fax (Collana Indi)
ISBN 978-88-7521-189-9

All'alba del 25 settembre del 2005, un diciottenne muore a Ferrara, pochi minuti dopo essere stato fermato dalla polizia. La storia di Federico Aldrovandi.

Di Checchino Antonini e Alessio Spataro.
Prefazione di Girolamo De Michele, illustrazione di Alessio Spataro.

All'alba del 25 settembre del 2005, un diciottenne muore a Ferrara, pochi minuti dopo essere stato fermato dalla polizia. La storia di Federico Aldrovandi sarebbe semplicemente questa, se una madre veramente coraggiosa non avesse aperto un blog per battersi per una giustizia negata. Da quel blog e da un lavoro di inchiesta di tre anni nasce Zona del silenzio.
Un romanzo a fumetti che utilizza questo «normale» episodio di tragica violenza tutto italiano per raccontare una piccola storia di resistenza e di amicizia. Quella di un giornalista e un giovane studente che si mettono in cerca della verità sulla morte di Federico, e che finiranno per scoprire molto anche su loro stessi.

La storia di Federico Aldrovandi sul blog di Patrizia Aldrovandi.
L'estratto alla prefazione di Girolamo de Michele su Carmilla.


Zona del silenzio
di Patrizia Aldrovandi
Blog-Federico Aldrovandi - 17 giugno 2009

Inizia il 25 settembre 2005 e narra la storia e la tragedia di Federico, così come l’ha conosciuta Checchino Antonini. In questo senso è un fumetto autobiografico, perchè Checchino è stato il primo giornalista che ha voluto vedere oltre il “muro di gomma” costruito dai poliziotti coinvolti nell’omicidio di Federico. I suoi articoli su “Liberazione” sono stati spesso l’unico specchio della realtà, nel susseguirsi di indagini e processo, che purtroppo altri non volevano o non potevano raccontare. Dopo di lui altre voci hanno parlato ma il mio parere è che Checchino Antonini sia oggi un’icona del giornalismo italiano di indagine, di cronaca e di libertà che purtroppo è e sarà sempre più difficile trovare in questo paese. Il sottotitolo del libro è STORIA DI UN NORMALE DELITTO ITALIANO. Antonini e Spataro affrontano la vita vera, la tragedia accaduta in una tranquilla provincia emiliana con un’alta qualità della vita. Un delitto compiuto da agenti di polizia per malvagità pura, senza che sia emerso alcun motivo, una violenza gratuita sfogata da 4 agenti ampiamente maturi su un ragazzino di appena 18 anni. Il mio grido di dolore per mio figlio, la mia richiesta di aiuto scaturita in questo blog quando, tre mesi dopo l’omicidio, mi sono resa conto che l’allora Questore Elio Graziano mi aveva presa in giro promettendomi una seria indagine che non ha mai fatto, dopo che lui e i vertici della Procura di allora ne avevano discusso “davanti ad un caffè”, questo grido con la voce della famiglia e degli amici di Federico è stato ascoltato da molti giovani su internet, e da Checchino per primo fra i giornalisti. Alessio Spataro è assai noto fra i lettori di fumetti. Ammetto che è un genere che purtroppo ho trascurato da adulta, perciò sono rimasta veramente colpita da quanto un tratto di penna nelle mani di Alessio possa rendere uno stato d’animo. Trovavo strano che i personaggi fossero resi in forma di animali, invece è notevole quanto l’autore con questo sistema abbia saputo tratteggiare tanto intensamente la storia. Sembra quasi che Alessio Spataro abbia conosciuto Federico. Ma forse ha reso in lui molti tratti della sensibilità di un ragazzo quale lui stesso è. L’immagine di questo post non è la copertina ma è il ritratto di Federico come appare nel libro, che uscirà il prossimo 20 giugno, nel periodo delle requisitorie del processo, poco prima della sentenza prevista a fine mese. Ci saranno presentazioni in molte città ma il regalo degli autori a Federico, l’ennesimo regalo, è la presentazione a Ferrara il 17 luglio, il giorno in cui avrebbe compiuto 22 anni.