Wag Magazine è una incubatrice di idee. Per documentare oggi quello che sarà domani. l'evoluzione, la trasformazione, il cambiamento proprio di ogni percorso artistico e di comunicazione oggi ancora non codificato. Una comunicazione che ha a che fare con l'arte, ma non solo. Comunicazione legata alla parola, oltre che alla visione. La forza della comunicazione nel momento stesso in cui essa sta per scaturire, pura, forte, grezza, costruttiva, mutevole. Ciò che sarà poi forma e senso di completa fattura. Ma non ora. Non in questo momento. Non ancora in questo momento. Segni. Segmenti. Pensieri. Ritagli. idee in divenire. Wag nasce per essere un contenitore, un collettore all'insieme di espressioni, fascinazioni, incognite, energie artistiche (e letterarie) non ancora cristallizate in forma finita non ancora espresse in forma compiuta bensì fermento, spinta in avanti. Identità in costruzione. Immaginario. Una ecografia sulla comunicazione che nascerà domani.
L'uscita numero 5 è on line con i contributi di:
Barbara Agreste
    Sandra Backlund
    Daniele De Batté
    Beste Erener
    Gabriele Frasca
    Teiji Hayama
    Keith Jones
    David Ostrowski
    Matti Pyykko
    Erkut Terliksiz
 Wag accoglie contributi, suggerimenti, critiche
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