LUCA MARCHETTONI

Ciao Luca. Ci siamo incontrati un anno fa a Mantova, in occasione della presentazione di "Wde - The Book". Penso che quello sia stato l'acme di un periodo di grande euforia, prima di questo ultimo anno difficile per il nostro settore. Siamo in una fase di maturazione e strutturazione oppure in Italia il (web)design è semplicimente in una profonda crisi di identità?

Penso che l'età dell'oro del webdesign sia tramontata definitivamente, penso anche che ciò non sia necessariamente un male, ammesso e non concesso che il periodo che stiamo attraversando sia il preludio ad una fase più stabile e consapevole. La comunicazione online è comunicazione, il webdesigner è un designer, è tutto qua, niente di più, niente di meno.

Chi è Luca Marchettoni?

Io sono le mie idee, le forme in cui riesco ad esprimerle, ciò che tali forme comunicano. Sono uno dei tanti cosiddetti "creativi" che prova a dire la sua.

Due tuoi progetti, tra gli altri, mi sembrano assolutamente significativi. Mi riferisco a "Misentropy" e "Tre". Hai voglia di raccontarceli?

Misentropy è morto, evviva Misentropy! Quella di Misentropy è la storia di una buona idea (al tempo anche abbastanza innovativa): costruire una interfaccia web che permettesse all'utente un approccio di tipo creativo/emozionale ai contenuti: le informazioni. Due miei amici mi avevano chiesto di progettare una interfaccia per presentare determinati contenuti durante una manifestazione sui new media. Invece del solito archivio linguistico, è stata l'occasione per creare un qualcosa di nuovo che avrebbe dovuto evolversi online sulla base di tre concetti: user interface, net art e community. Invece... con i primi consensi sono arrivate anche le brutte sorprese: la mia idea è diventata l'idea dei due miei (presunti) amici, io ho avuto un paio di travasi di bile e Misentropy.net è morto. TRE è vivo, mooolto vivo (ci saranno grandi novità a breve...) E' il progetto di Mr A. alias Pierpaolo Marisaldi, di Mr C. alias Manuel Dall'Olio, di Mr B. alias il sottoscritto e di diverse altre persone che ci hanno in vario modo aiutato e sostenuto. Anzi, a dire il vero è più loro che mio visto che ultimamente ho latitato non poco a causa di impegni di lavoro vari, mentre loro si sbattevano per sviluppare e promuovere il progetto anche a nome mio, (mica possono essere tutti stronzi no?). Circa un anno e mezzo fa Mr A., Mr B. e Mr.C. hanno deciso di fondere i propri percorsi creativi mescolando diverse discipline al fine di " ... rimuovere il confine tra materia e sua rappresentazione, immagine e segno, reale e digitale, contaminare..." Così è nato TRE, una fucina di idee che prendono forma divenendo oggetti, immagini, spazi reali e virtuali. Uno studio di designer indipendenti in grado sia di produrre progetti commerciali (dalla comunicazione visiva all'interior design) ma anche un gruppo di amici che amano divertirsi in performance artistiche. Lo scorso Ottobre siamo usciti allo scoperto con "Hotel Zuni", presso una Galleria di arte Contemporanea, a Ferrara poi è stata la volta di "NO HOW" presso Fabrica Features a Bologna, dove abbiamo presentato la prima release del nostro libro/manifesto che è stato recentemente premiato con un argento durante l'ultimo Art Director Club Awards.

Benchè piuttosto giovane hai già maturato solide e importanti esperienze e collaborazioni. Qual'è stato l'elemento della tua personalità che ti ha permesso di crescere professionalmente?

Sono tremendamente caparbio, molto curioso, abbastanza temerario e sufficientemente masochista.

Da un punto strettamente tecnico, quali sono i tuoi strumenti di lavoro?

Un Mac G4, una tavoletta Wacom, un monitor Lacie, una fotocamera digitale, Photoshop, Freehand, Illustrator, Flash, Fireworks, Dreamw. insomma il solito, più o meno.

Attualmente di cosa ti stai occupando? Qual'è l'idea nel cassetto che ancora non sei riuscito a realizzare?

Negli ultimi tempi ho lavorato principalmente per DIESEL, sia come graphic designer che come new media designer. L'idea nel cassetto non te la dico...sai com'è...fidarsi è bene, non fidarsi è meglio.. scherzo! :-))

Community e networking. Ovvero: relazioni, confronto e comunicazione. Come dove quando per Luca Marchettoni?

Attualmente prediligo le relazioni fisiche a quelle virtuali, fortunatamente ho la possibilità di lavorare gomito a gomito con delle persone fantastiche, il confronto e la comunicazione sono il mio pane quotidiano. Internet rimane una inesauribile fonte di ispirazione ed un ottimo mezzo per tenersi in contatto con il resto del mondo.

Per concludere, vorremmo avere la tua visione sul presente e sul del futuro per il design interattivo.

Domanda da cento milioni di dollari! Penso che i limiti del design interattivo si stiano spostando e continueranno a farlo sempre più velocemente. Tecnicamente stiamo assistendo ad un certo livellamento dell'offerta, la tecnologia è diventata più accessibile e c'è sempre più sperimentazione in giro. Quello che conta è però, sempre e comunque, l'idea alla base del design, la tecnica e la tecnologia si possono acquisire, la creatività no.