ROCKLAB

Una breve chiaccherata con Cesqo, responsabile di Rocklab, usando a pretesto il lancio del t-shirt contest del suddetto magazine musicale. Un'inquadratura a 360 gradi di questa esprienza redazionale on line.


Allora, siamo qui con Cesqo, responsabile di Rocklab, e contrariamente al target del mag in questione, ascolto i Mobb Deep. Rimaniamo comunque in ambito. Rocklab è on line da un anno e più se non sbaglio. Prima di entrare a piedi pari in aggiornamenti e varie ed eventuali (ambito collettivo), vorrei che Cesqo raccontasse qualche cosa di Cesqo.

Di me? Beh faccio molto presto guarda, ho 21 anni e lavoro come fotocompositore in una tipografia, e da quando è nato Rocklab (sì da un'anno e qualcosa, ci hai preso!) gli dedico quasi la totalità del mio poco tempo libero. Per il resto la mia vita si svolge sull'asse Roma (lavoro), Todi-Perugia (fine settimana). Non penso che altre informazioni aggiuntive possano essere così interessanti :D

Avete (e già passiamo al collettivo) postato online la nuova versione di Rocklbab recentemente. Vuoi dirci quali voci/sezioni sono state implementate, cosa è cambiato dal punto di vista della strutturazione, dei servizi, degli interventi e delle relazioni con le persone che seguono il mag?

Si, la nuova versione è stata una grossa conquista, ci ha permesso di aggiornare il sito più frequentemente grazie al linguaggio PHP. La novità principale è la raggiunta interazione totale con i propri visitatori che possono commentare ogni articolo/recensione nel sito. E' stato un fattore veramente importante per il successo che sta avendo Rocklab da qualche mese a questa parte.

E rimandendo in ottica aggiornamenti, avete spreaddato proprio due giorni fa un t-shirt contest come nuova iniziativa del mag, cosa che per altro ci sta offrendo la possibilità di conversare in questo momento, "in diretta". Balzano all'attenzione due aspetti, mi sembra: prima di tutto il discorso di "uscire fuori", cercare quindi relazione con ambiti che non siano strettamente legati al discorso dell'informazione musicale; in secondo luogo, noto (con piacere) che continua questo rapporto tra Rocklab e il design. Sono fuori strada? Puoi darci tutte le informazioni del caso a proposito di questo contest?

Si penso che tu abbia colto il senso. Rocklab è nato per essere un magazine musicale, ma la mia passione per il design non potevo soffocarla così e quindi è nata questa interazione tra Rocklab e il mondo del webdesign italiano che ogni tanto cerco di fare uscire fuori, prima con il cover contest, poi con l'omaggio ai Rolling Stones e adesso con T-Shirt Contest. Nel futuro spero di mantenere questo legame, anche se i nuovi collaboratori di rocklab non hanno alcun contatto con questo mondo.
Per quanto riguarda il T-Shirt Contest è molto semplice la cosa. Si tratta di un contest per disegnare la maglietta di rocklab. L'illustrazione dovrebbe essere a sfondo musicale e rappresentare un pò la forza e l'esplosività del rock. Informazioni tecniche le trovate sul sito.

Collaboratori, magazine, redazione, utenti...progettualità. Parliamo di questo. Qual'e' la dimensione, come vive, come si sta evolvendo il collettivo Rocklab, e la gente che gira attorno al mag?

Domanda interessante. La dimensione di rocklab è molto pura. Non abbiamo ancora contatti con etichette (anche se abbiamo ricevuto proposte) o vincoli pubblicitari da rispettare e questo ci dona una tranquillità e imparzialità nei giudizi che inevitabilmente si danno parlando di musica, che secondo me è la nostra marcia in più. Abbiamo un collettivo (o community come la si vuol chiamare) molto forte, basta dare un'occhiata al forum. Come si evolve? Se le cose continueranno così bene come spero, Rocklab forse prenderà una forma un pò più professionale, ma l'obiettivo è comunque quello di rimanere un pò fuori da un certo giro, troppi magazine musicali di successo (editoriali o meno) sono legati a quello o a quell'altra etichetta. Noi, per l'appunto, vorremmo restarne fuori. Il resto verrà da sè.

Interessante il discorso dell'etichette. Non tanto per i "trusti" (i giochetti) che stanno dietro a molte cose che si vorrebbero far passare come genuine ma per un aspetto che vorrei affrontare alla fine. Rimaniamo ancora su Rocklab. Sono un lettore del mag, dal suo primo giorno on line. Ho sempre trovato interessante il livello di informazione per quanto riguarda i "nomi famosi" della musica, tuttavia da persona che sta (e bene) nell'underground vorrei conoscere Rocklab anche da questo punto di vista. Qual'è il rapporto tra Rocklab e l'underground?

Purtroppo per ora è stato molto esiguo. Come ti ho detto Rocklab è fatto da semplici ascoltatori che si sono uniti nel nome della passione per la musica, e quindi, in molti non avevano neanche rapporti particolari con l'underground che non sia quello locale del gruppo di paese. Per questo ci siamo dedicati a raccontare (in un modo diverso) più i grandi nomi della musica che l'underground. Ma già con l'inserimento della sezione "Emergenti" qualcosa è cambiato. E verso la metà di Luglio dovremmo inaugurare uno spazio in homepage che sarà riservato per la recensione di demo di band senza contratto. Sicuramente è un argomento in espansione e a cui dedicheremo sempre più attenzione.

Premo un tasto che a quanto pare provoca orticaria e nevrosi a parecchi nel *mondo dei designers made in italy*. La guerra. E la musica. Quasi un mese fa ho partecipato assieme al Piccolo Network e al CSOA Cox 18 di Milano all'organizzazione e alla messa in opera di PUN, una due giorni di interventi attraverso la grafica, la musica, la scrittura e il confronto. Censura prima di tutto. Ma soprattutto censura figlia del controllo. Necessaria al controllo. In guerra come nella quotidianità. Durante la guerra guerreggiata in Iraq nei mesi scorsi, abbiamo assistito soprattutto negli Usa e in UK, rispetto a musica/censura/controllo, a situazione quasi surreali, se non fosse che questi aspetti sono importantissimi, per tutti quanti noi. Come ha affrontato Rocklab, in quanto mag musicale, questi "avvenimenti" (che vorrei ricordare, non sono terminati, ma continuano quotidianamente)

Se parliamo degli avvenimenti come "NoWarInIraq" e "PUN" le abbiamo vissute (sarebbe meglio dire le ho vissute, visto che i rapporti con il webdesign italiano in Rocklab li porto avanti io) e affrontate in maniera positiva, le abbiamo supportate incondizionatamente. Penso che sopratutto un'iniziativa come quella di "PUN" sia molto imporante. Non è molto conosciuto il tema della censura, che non è solo quella politica o di regime. Esistono molti altri tipi di censura sopratutto in tempo di guerra, per l'appunto.

PUN è stato soltanto un momento, molto importante per chi l'ha partecipato/costruito, di confronto su un aspetto, quello del controllo della comunicazione. Ce ne saranno altri e spero vivamente che possa partire un confronto costante su questo argomento che riguarda, e ci tengo a ribadirlo, tutti noi. Riamendo in tema, però dal punto di vista costruttivo, da redattore/responsabile di un mag musicale, come valuti l'esperienza dell'etichetta on line Anomolo?

Beh, con Anomolo c'è sempre stata una collaborazione attiva. Siamo stati i primi (nel mondo musicale) a dargli spazi, e loro sono sempre stati molto riconoscenti. La loro iniziativa suscita sicuramente sentimenti contrapposti, è una di quelle cose che non può lasciare indifferenti. E già solo per questo ricevono tutto il mio appoggio. Ma il mondo della musica (sopratutto in italia) è dominato da i soliti quattro-cinque nomi, che difficilmente potranno far venire fuori un'etichetta come Anomolo, che deve lavorare al livello di underground diffondendo, come sta facendo, la concezione che la musica è passione. E magari nel futuro potremmo sperare in una musica più suonata che programmata in formato "Videoclip" su MTV.

Con questo chiudiamo. Cesqo, qualcosa di cui non abbiamo parlato (ok dai, rimaniamo sulle dita di una mano :) e che vorresti dire prima di salutarci?

Ma...niente in particolare, la tua intervista è stata molto esaustiva, e quindi ti ringrazio dello spazio concesso a Rocklab. Un semplice e banale Stay Rocklab, non ve ne pentirete... ;)