INTERVISTA A GINA TRIPLETT

(a cura di Claudio Parentela)


Tu in 1,2,3…in quante parole vuoi tu…

Sono una persona che ha capito che dipingere e disegnare mi rende felice e cerco di trascorrere più tempo possibile facendo queste due cose.


Cosa ti piace disegnare di più e perché?

I soggetti preferiti da disegnare sono animali e piante. Mi danno davvero tantissimo spazio per poter esplorare la relazione che ho con il mondo che mi circonda.


Artisti che ti piacciono…?

Credo di essere abbastanza fortunata, perché ho un gruppo di amici il cui lavoro mi ispira e mi piace: Rachel Solomon, Joel Holland, e Brian Rea sono solo alcuni.

Ricordi il primo disegno che hai fatto?

Quando è venuta fuori la nostra indole artistica, i nostri genitori l’hanno incoraggiata molto. Anche se non ricordo il mio primo disegno, ricordo però che raccontavo delle storie illustrate ai miei fratelli e alle mie sorelle.

Chi e cosa…ispirazioni e influenze sul tuo lavoro artistico…

Credo di essere influenzata dalle due polarità costituite dall’ambiente naturale e da quello urbano. Nella natura hai tutta la meraviglia e la bellezza, e nell’ambiente urbano hai la gente che parla delle meraviglie e della bellezza.

A cosa stai lavorando ora…i tuoi progetti al momento…

Alcune cose…un progetto a lungo termine e cioè un'edizione limitata e firmata di sneaker Chuck Taylor che uscirà la prossima primavera, e il quotidiano lavoro come illustratore sul New York Times.

Che genere di musica ti piace e ascolti e quanto è importante la musica per il tuo lavoro…

La musica e la televisione mi sono indispensabili. Mi piace musica di qualità comunque: Out Hud, The Go!, Team, Bright Eyes, Bloc Party, e Diplo/MIA.


Libri preferiti?

Consiglio per l’estate "Bundless of Joy" della mia amica Ariella Pappa, pubblicato da Red Dress Ink. E alcuni libri recenti e altri in uscita con le mie illustrazioni in copertina: "Bitter Milk" di John McManus, edito da Picador.

Con cosa preferisci lavorare…materiali,colori…

Uso colori e inchiostri colorati. Per alcuni lavori scannerizzo i miei disegni e li coloro al computer.

Oltre alle arti visive a cos’altro sei interessata?

Al caffè, al mio Boston Terrier Wesley, a gustosi ghiaccioli in estate e ad un buon Scotch in inverno.

Progetti futuri?

Dipende, conosci qualcuno che ha un buon progetto?

Come descriveresti i tuoi lavori a chi non può vederli?

E’ una domanda difficile questa…

Di cosa hai più paura?

Trovarmi coinvolta in una lite,ma non so se troverei ispirazione per la mia arte in tutto questo.

La tua più grande ambizione?

Tornare indietro nel tempo e poter vedere che ho condotto una vita perfettamente bilanciata tra la mia famiglia,i miei amici,l’arte e se potessi farlo sarei pienamente soddisfatta e felice.


Secondo te, oggi, quanto è importante per un’artista l’autopromozione?

Senza qualsiasi promozione, nessuno potrebbe vedere la tua arte. Naturalmente la promozione dipende anche dalo scopo che ti sei prefisso. Per l’illustrazione la posta e il web sono importanti,ma anche avere buoni contatti sociali è importante. Con le gallerie è come un passaparola, da cosa nasce cosa.

Un messaggio per i lettori…

Fare al meglio quello che sapete fare e che vi piace di più fare.