HUMBLE MASTERPIECES

New York, MoMA QNS, 8 aprile - 27 settembre '04

(di Marco Antonini)

Questa inusuale e minuscola mostra, si fa strada nel cuore dei visitatori del Moma esponendo e glorificando un centinaio dei piú affascinanti e comuni oggetti di design quotidiano. La scelta di privilegiare i prodotti di largo o larghissimo consumo non lascia dubbi sullo spirito anti-elitario di questo piccolo e curiosissimo gioiello, quasi invisibile in un Moma addobbato a festa per la trionfale e patinatissima "Fashioning Fiction in Photography" (retrospettiva sulla foto di moda negli anni '90). La mostra si svolge in un unica stanza, occupata centralmente da un grande espositore di vetro, dove una superficie a scalini di panno rosso accoglie circa 100 piccoli capolavori: dalla penna bic, al cono gelato, dal toblerone, alla forcina per capelli, passando per uno swatch, uno spremiagrumi e tantissimi altri classici del quotidiano. Nelle parole della curatrice Paola Antonelli, l'invito a riconcepire i propri ambienti quotidiani, dando spazio e attenzione a queste popolari meraviglie, e magari scoprendone delle nuove: il Moma, infatti, é sempre a caccia. La collezione di design del museo include gli oggetti piú comuni e "volgari" fin dal lontano 1934, anno in cui l'allora direttore Alfred C. Barr inauguró la prima mostra di questo tipo, intitolata "Useful Objects". La collezione di design comprendeva allora molle, ingranaggi e lampadine e fu esibita su base annuale come incentivo all'apprezzamento pubblico del design, per elevare il valore di un arte che al tempo era ancora invisibile ai piú. La collezione del Moma comprende oggigiorno migliaia di esemplari, e molte sono le acquisizioni proposte. Si va dall elicottero (l'oggetto piú grande) al microchip (il piú piccolo). Il valore di una simile iniziativa é indubbio, come indubbio ne é il riscontro popolare. La stanzetta di "Humble Masterpieces" é sempre affollata di curiosi, attratti dalla natura ludica del percorso espositivo (una directory cartacea personale per trovare, riconoscere e capire gli oggetti) e dalla naturale empatia verso questo o quel prodotto. Ulteriore stimolo alla partecipazione, un'urna in cui oguno puó fare la sua proposta per le acquisizioni di questo tipo. Considerando la natura e il costo quasi sempre irrisorio di questi "umili capolavori",vale la pena provare: ci dovrebbe essere una buona possibilitá di essere accontentati.