DYNAMIC

Alcune domande a Manuel "Digital Ultras" Musilli su quanto si sta muovendo a Roma da un po' di tempo a questa parte.

DYNAMIC, Tutti i Venerdì. Stereo Club 64. Via di Monte Testaccio 64 Roma. Che succede da quelle parti?

Le serate Dynamic sono nate qualche settimana fa, dall'incontro tra Vectoria Eventi (che molti di voi conoscono) e The Basement (un gruppo storico della scena elettronica romana, nato nei primi anni 90 con l'organizzazione di rave illegali e la conduzione del programma radiofonico hardraptus in onda su radio onda rossa, e ora attivi nella produzione di eventi e dj di musica elettronica e hiphop). Il progetto si basa quindi sul tentativo di fondere in un unico spazio e in un unica notte, situazioni spesso accostate ma poco permeabili fra loro. Mixare il mondo della notte con quello dell'arte, più che accostare eventi artistici a dj set. Mixare rappresentanti validi di questi ambienti, cercando di far partecipe uno dell'esperienza dell'altro, e soprattutto mixarne i fruitori... Ma questo sembra troppo serio e ragionato. Ho messo semplicemente insieme quello che amo. Amo fare e vedere arte, amo andare a ballare e veder ballare. Amo conoscere la gente di persona e vedere persone conoscersi. Qualche tempo fa ho conosiuto Daniele Movarelli, che coordina l'organizzazione dell'Illegal Art Show a Roma... Ci siamo parlati un attimo e abbiamo tirato giù un po' di nomi di artisti da far collaborare al progetto. Anche in questo c'era l'intento di far convivere nella stessa serata, persone piu o meno note alla scena (La Spada, Squarepix, Indifference, Valentina, L'Ostile e Inguine, etc...) con artisti meno pubblicizzati ma molto validi (Alessio Bianconi, Sara, XPLV, Heidi, etc...) e gruppi molto noti in scene differenti (Chimp Co, The True Style). Tutto questo è stato mischiato a dei dj set di ottimo livello, in modo tale che ne le esposizioni ne gli show musicali si prevaricassero fra loro, e riuscendo a far confrontare sullo stesso palco contemporaneamente Giuseppe La Spada, TcV, Rossella... senza nessun tipo di preparazione, se non quella della conoscenza e dell'interazione live.

Si leggono nomi veramente interessanti nell'elenco degli artisti/autori che hanno esposto ed esporranno. Rimango il fan numero uno di Gianluca/Squarepix, ma, sul serio, tutti i nomi sono indice di qualità e stile. Mi piacerebbe che tu ce li racontassi, sia nello specifico dei lavori presentati ma anche e soprattutto per la relazione che si crea nel live tra chi organizza e chi viene ospitato.

Abbiamo inaugurato le serate con la mostra fotografica "Il Venezuela di Rosmary" e lo showcase video con software generativi del gruppo romano XPLV. Il 7 maggio erano presenti i componenti della crew The True Style (un gruppo storico della scena writing conosciuti all'epoca come SHM, e ora fra i maggiori rappresentanti della street art romana), e i video del gruppo Chimp Co (nato dalla Resonant/Resonant Recordings e ora studio creativo di HotPost/FrameByFrame, e fra i migliori realizzatori di video in italia oltre che produttori di musica elettronica). Il 14 maggio abbiamo ospitato la serie di illustrazioni di Sara Nobili e le tele di Gianluca/Squarepix, insieme allo showcase video di Indifference e Valentina (che credo non abbiano bisogno di presentazioni). Il 21 Giuseppe La Spada ai video, le fotografie del writer Alessio Bianconi, le tele di Emanuela De Notariis. E il 28, la serata di distribuzione del nuovo free press de L'Ostile, con esposizioni fotografiche e i 40 piccoli b********i di Alessio Spataro e la proiezione del video "Soprattutto era fastidio" prodotto da Inguine Mah!gazine. I flyer di tutte queste serate sono stati realizzati con le illustrazioni dei grandissimi Daniel Egneus e Giulia Balladore, in modo tale che alcuni artisti partecipassero anche dell'aspetto promozionale degli eventi. La console e regia video è affidata ai vj resident del gruppo TcV. Tutte queste collaborazioni sono nate in maniera molto informale, con qualche telefonata tra me, Daniele Movarelli e gli artisti. Con pochissimo tempo per l'allestimento e la preparazione... e affindandoci ogni volta all'intuito e alla capacità di ognuno di integrarsi, confrontarsi e divertirsi.

Noto con piacere il legame tra artisti/autori e musica/djs. Sarebbe interessante iniziare a conoscere un po' di nomi e anche qualche informazione in più rispetto a questo lato (quello musicale) degli eventi fin qui proposti.

Come dicevo prima, la necessità era proprio quella di creare un evento che non fosse nè una mostra con un dj che mette due dischi, nè una serata musicale con un artista che porta due quadri, e soprattutto che sia l'aspetto musicale sia quello artistico, fossero affidati a persone valide e rappresentative del proprio ambiente. I nomi degli artisti sono bene o male noti a tutti voi, e quelli dei dj assolutamente noti alla scena musicale. I dj set resident sono affidati a Alexander e a Dj Feedback, dj da anni del gruppo MinimalRome (che collaborò anche all'omonima rubrica musicale del "primo" digitalultras) e dj di riferimento del gruppo The Basement. Proveniente dalla scena storica tecno e elettronica, è ora dj electro-house di ottimo livello e produttore di musica elettronica e beat hiphop. I dj ospitati come guest, rappresentano il massimo della proposta romana nel campo della musica elettronica. Il 7 Maggio era affidato a Andrea Esu, dj di L-Ektrica e Radio Città Futura. Creatore di serate improntate a sonorità che vanno dall'electro wave anni 80 fino alla house elettronica, vanta collaborazioni con artisti del calibro di Alex Patterson, Michael Mayer, Chloè e Larry Tee. Insieme ad Andrea Esu, hanno coordinato i video il gruppo Chimp Co. Il 14, dj Fabrice, sempre dalle file di L-Ektrica (gruppo tra le altre cose noto per l'icona rappresentativa "George", creata dall'artista digitale Alessandro Gianvenuti. Insieme a Fabrice, hanno coordinato i video Indifference e Valentina. Il 21 Maggio abbiamo ospitato Rossella, dj amante di suoni inconsueti e rivolta verso sonorità minimali elettroniche. E' resident delle serate After Tea e Wonder Woman del Goa, il più importante club di Roma, oltre che frequente ospite della serata MicroHouse del Brancaleone. Insieme a Rossella, ha coordinato i video Giuseppe La Spada. Il 28, Max Marinacci, noto dj della scena romana per le serate KoolParty del BushClub. Tutte le serate sono accompagnate dai percussionisti del gruppo senegalese "Tamburi di Goré" e dal maestro del balletto nazionale del Senegal Samba Ndiaye.

Trovo che il discorso degli spazi legati a situazioni di comunicazione (artistica e non) siano oggi piu' che mai necessari. Uscire, non tanto dalle situazioni "virtuali" (in realtà penso si possa ora come ora tranquillamente parlare di un contesto altro fatto a sua volta di altri mille e mille contesti, questo famoso virtuale, a patto che non sia fine a se stesso - ma questo discorso vale anche per il ciò che accade offline) quanto piuttosto cercando di spingere da una parte per l'appunto comunicazione e dell'altra parte relazioni. Com'è la situazione a Roma da questo punto di vista? Esistono (come/dove) luoghi che esulano dai classici punti istituzionali ed istituzionalizzati?

Credo che la riflessione debba essere portata più che altro sulla capacità di differenziare la proposta e di ampliare le possibilità di crescere come scena e come persone. Sicuramente, l'ambito del virtuale, ha portato alla formazione di una serie di situazioni all'avanguardia, se vogliamo, dal punto di vista creativo e avvolte anche da quello artistico. Se il potermi confrontare a distanza con persone come Robert, Mimmo, Mauro, Gianluca, Giusy mi ha fatto crescere notevolmente... se poter conoscere il Dt Daniele Fupete Tabellini mi ha portato a collaborare e a lavorare con lui, lo devo chiaramente a internet e alle sue community, a digitalultras, a designradar, a wde. Ma le persone che ho citato e qualcun'altra si contano sulle dita di una mano. Per la loro particolare capacità? Anche. Ma soprattutto perchè sono quelle che ho conosciuto di persona. Con le quali ho lavorato, collaborato, bevuto, mangiato, ballato, mi sono stretto la mano, incazzato. Ci sono altre mille persone nella mia rubrica di outlook, molte validissime e che rispetto molto, ma non sono loro che ricorderò col tempo. Da qui secondo me l'importanza di confrontarsi al di fuori. Il 21 è venuto a proiettare i suoi video Giuseppe La Spada, una persona nota a tutti online, me compreso. Sono però rimasto colpito molto di più dalle sue produzioni video dal vivo che dai suoi lavori che conoscevo online. Dall'interesse che quelle immagini producevano sul pubblico, e dalla possibilità per l'artista di rendersi conto direttamente dell'impatto del proprio lavoro. Quello che mi interessa particolarmente è che quando parlo di pubblico, non parlo di quel ristretto pubblico di addetti ai lavori, ma di un pubblico spesso impreparato, che ha però voglia di conoscere e di vedere altro, di appropriarsi del background di altri e di far conoscere il proprio ad altri. Basta osservare moltissime produzioni online e le influenze che ne hanno creato gli stili, le evoluzioni e le fortune. Ci sono centinaia di lavori su internet che basano la proprio forma di comunicazione sulle influenze delle musiche elettroniche, della cultura tecno, della cultura hiphop, della cultura punk. Allora la mia domanda è questa... si può pensare di lavorare su questi contesti senza poi viverne effettivamente le situazioni e le mutazioni reali? Ha senzo produrre video con basi elettroniche o hiphop se non se ne conosce il pubblico, le tendenze, le evoluzioni? Ha senzo vedere questo "graffiti" style spalmato sulle grafiche di mezzo mondo senza conoscerne la vera scena? Ha senzo rimanere auto-referenziali? Gratificarsi del proprio lavoro con l'approvazione sola di chi vede le cose da dentro e non da fuori? Quando un musicista produce musica, la produce per il consumo del pubblico, non per quello di altri musicisti. La scena deve lavorare insieme per quello che è fuori, la scena non deve lavorare per la scena. Quando ho messo su il preview del video "Perfect Job" (ancora incompiuto per varie complicazioni che alcuni sanno), ci furono polemiche per la news non attinente agli argomenti di designradar. La motivazione di pubblicizzare quel video su digitalultras era invece proprio diretta a portare avanti questo tipo di ragionamento. Vediamo ovunque da mesi l'apologia della street-art, delle influenze del writing sulle evoluzioni della grafica contemporanea, ma nessuno si sofferma sulle sue radici. Allora bene, se in quest'anno tutti compravano libbricini e rivistine lucidate di sticker e stencyl e ne riempivano le proprie pagine web e se ne appropriavano ingenuamente con qualche disegnetto sui pali dei semafori qua e la... ecco bene, io mi sono rifatto i treni, i tag sugli autobus e ho ripassato le basi, ho corso, ho sentito i battiti, mi sono rotto un ginocchio. Tutto questo per me è uscire dal virtuale come background, e poter lavorare sul virtuale come mezzo, come ponte, come luogo di discussione e di aggregazione, di diffusione, di comunicazione.

Quali sono i prossimi appuntamenti già fissati? Esiste un criterio nelle scelte degli autori/artisti da invitare?

I prossimi appuntamenti sono per Giugno, sempre di Venerdi. Con un impostazione più estiva creata da nuovi dj set HipHop e DanceHall, che avranno come resident il salentino Vito Buz di LionRock e Dj Fester di RomeZoo. Per gli artisti in mostra il criterio è aver voglia di fare, di proporsi, di esporsi... e di divertirsi.

So che i bilanci si fanno alla fine, ma visto che ci siamo, dovendo fare un bilancio parziale di quanto svolto per il momento, quanto conti sulle dita delle mani?

Siamo molto contenti di quello che è successo questo mese. Gli investimenti erano alti (e questo dell'impegno e del rischio come investimento personale e economico, dell'importanza che una scena abbia professionisti con competenze diverse ma di supporto alle attività primarie... è un altro discorso che sarebbe interessante fare... ) e è andato sempre tutto come previsto. Poi ora arriva l'estate vera, un po' di HipHop e ci sarà il fuoco, promesso! Sulle dita delle mani non so... tra un po usciranno un po di novità su digitalultras con le mie tele proprio sulle punte delle dita... ;) Ok? Good 2 go!